venerdì, luglio 28, 2006

SGS goes to holiday!

Da oggi al 16 Agosto questo blog va in ferie! Una settimana al mare ed una in montagna, per leggere, rilassarsi e ricaricare le batterie.
 
Ci si vede al ritorno.
 

giovedì, luglio 27, 2006

Fwd: La chiamavano Unione...


...c'è un ministro che minaccia le dimissioni, un altro che se la prende con un terzo, che minaccia anche lui di lasciare, a quel punto il Presendente della Camera lo riprende e quell'altro si risente, 16 senatori votano la fiducia, ma sostanzialmente dicendo di non crederci troppo... beh in effetti è molto sexy questo governo: è sempre più simile ad un bordello.

martedì, luglio 25, 2006

Opposizione dura... anzi durissima

Cicchitto annuncia una opposizione dura e la CdL lascia per l'ennesima volta l'aula del Senato. In effetti continuando così facendo i bambini offesi, sparlando, ma senza dire niente, questa opposizione durerà molto.
 
In maniera singolare, la miglior opposizione a questo governo la sta facendo la sua stessa maggioranza!
 
Andiamo avanti (lo slogan), ma dove volete andare?

lunedì, luglio 24, 2006

Chiamate la neuro!

Roma, 24 lug. (Adnkronos) - ''La fiducia, in questo momento, appare come la soluzione piu' opportuna, capace di garantire al contempo il dissenso, la compattezza, la convinzione e la speranza di tutta la maggioranza, di chi dissente ma anche di chi non dissente sull'Afghanistan''. E' quanto afferma Pino Sgobio, capogruppo dei Comunisti italiani alla Camera.
 
Qui serve uno psicologo, ma uno bravo la fiducia sulla politica estera serve a garantire il dissenso nella compattezza, questo sarà pur vero a livello di "politica interna dell'Unione" dove tutti saranno soddisfatti, ma nessuno contento, ma evidenzia una preoccupante tendenza all' alienazione.

venerdì, luglio 21, 2006

Questioni di fiducia

A quanto pare il Governo Prodi chiederà la fiducia al Senato per l' n-sima volta. Se ne deduce la prima legge di Prodi:"La fiducia nella propria maggioranza è inversamente proporzionale alle volte che la si chiede" . La dimostrazione, bofonchiamenti a parte, è sotto gli occhi di tutti.

giovedì, luglio 20, 2006

Sproporzionati!

Zurigo, 20 lug. - (Adnkronos) - Tre giornate di squalifica a Zinedine Zidane e due a Marco Materazzi. E' questa la decisione della Fifa in merito all'episodio avvenuto nella finale dei Mondiali Italia-Francia.
 
Alla Fifa forse non hanno capito bene il gioco del calcio o forse sono presi dal complesso dell'equivicinanza che sembra spopolare in Europa in questi giorni! Alla fine tre sole giornate di squalifica a Zidane, a cui tanto non interessano, e due a Materazzi. La colpa di materazzi è l'aver provocato verbalmente il campione francese, quella di Zidane... beh l'abbiamo vista chiaramente tutti: con rara grazia e gentilezza ha appoggiato con affetto il suo testone sul petto dell'amorevole difensore italiano.
 
Non esiste!
 
Ora da ragazzino mi hanno sempre insegnato che il calcio non è uno sport per signorine e nemmeno per fighette. La provocazione verbale all'avversario ci sta (lontano dall'arbitro), fa parte del gioco e l'altro può benissimo rispondere per le rime, senza eccedere in violenza fisica come ha fatto il transalpino. Da che mondo è mondo si punisce la reazione, non le parole (a meno che non le senta l'arbitro). Da che mondo è mondo non si squalifica il "provocatore", ma colui che reagisce con violenza. Qui si è andato oltre... all'insegna della giustizia sportiva creativa.
 
Ora vorrei una squalifica retroattiva per Poulsen e per gli altri 70000 casi avvenuti nel passato su tutti i campi di calcio del mondo.

lunedì, luglio 17, 2006

A due passi dal cielo (immerso nella bellezza della terra)

Non sono in estasi e non ho nemmeno assunto qualche strano e innovativo tipo di sostenze stupefacenti. E' solo che la mente corre durante le poche pause della giornata lavorativa e corre dove il cuore vorrebbe essere. Immerso nella bellezza.
 
Pila. Quattro lettere sono poche anche per una parola, figuriamoci a descrivere un mondo. E' lì che vola la mia mente, a 18 km di tornanti da Aosta, a 1800 mt di altezza. In origine si chiamava Pilaz, ma Pila suona sicurmente meglio, anche a se a dirlo sembra che sia qualcosa affine più alla corrente elettrica, che alla montagna.
Pila ha poche case, ma bastano per gridare all'abuso edilizio. E' nata negli anni '60 ed è ora una delle principale stazioni sciistiche della Valle d'Aosta. Certo non ha i panorami mozzafiato di Courmayeur, non ha quella montagna magica che sovrasta Cervinia, non ha i ghiacciai che abbracciano il Monte Rosa, però ha ricevuto dal cielo una corona di stelle perchè dai vari punti della sua conca si riescono a vedere il Monte Bianco, il Cervino e il Rosa... nonchè quel Grand Combin che nonostante sia più di 4000mt di altezza e domini Aosta, nessuno o quasi conosce. Avendo voglia di camminare e di salire lo sguardo si amplia, fino alla splendida finestra sulle alpi che è la Becca de Nona (3142 mt), con la sua Madonna che sembra abbracciare tutta la valle.
E' immersa in una conca ricca di prati, alpeggi e boschi ed è d'estate che mostra tutto il suo splendore! Perchè d'inverno Pila appartiene agli sciatori, sia chi vi passa la settimana, sia chi epr un giorno vi arriva da Milano o Torino, con l'intento di macinare i km sotto le lamine degli sci.
D'estate è solo di chi la ama. Non offre nulla al pigro viaggiatore. Non ha piscine, due miseri e mezzi scassati campi da tennis pochi alberghi e un villaggio turistico che stride col panorama intorno come una goccia rossa su una foto in bianco e nero. Offre solo quello che ha, ciò che di più bello ha: la montagna. Ci sono un infinità di sentieri che permettono di perdersi nei boschi o calcare le creste, vedendo paesaggi che passo dopo passo ricordano emozioni. Salendo in cresta, dal lato del Couis si può ammirare la Val di Cogne e tutto il gruppo del Gran Paradiso, con la Grivola in fronte, in tutta la sua rude maestà.
Lì, a Cogne, tutto è più verde, un pò come in Trentino. Qui l'erba ingiallisce in fretta arsa dal sole che solo sul tardi si corica dietro il Monte Bianco. Lì, a Cogne, la pioggia si ferma, l'acqua rende verde florido il paesaggio, qui scorre via, in fretta.
 
Se ci passate e vi fermate una sera passate al Ristorante Yeti. Non è un posto elegante, ma com Pila, è un posto sincero che al di là dei grandi nomi o dei posti famosi, vi offre un assaggio di quella cucina, senza la quale la montagna sarebbe meno bella.
 
Oggi è lì, il mio pensiero sulle "mie" (da milanese incallito e impenitente) montagne... a un passo dal cielo.

venerdì, luglio 14, 2006

Equivicinanza? /2

Parigi, 14 lug. - (Adnkronos) - Da parte di Israele sembra esserci ''una volonta' di distruggere il Libano'': a denunciarlo e' il presidente francese Jacques Chirac, che torna ad accusare lo Stato ebraico di uso ''sproporzionato'' della forza in seguito al rapimento di due militari israeliani, sequestrati due giorni fa dagli Hezbollah.
 
Bruxelles, 14 lug. -(Adnkronos/Aki)- La Commissione Europea ha sbloccato ulteriori 50 milioni di euro per rispondere al peggioramento delle condizioni umanitarie nei Territori palestinesi. E' quanto si apprende in un comunicato diffuso a Bruxelles dallo stesso esecutivo Ue.
 
Finalmente tutta la diplomazia europea parla con un voce sola.... peccato che sia terribilemente stonata e che sembri un ritornello buono sempre per tutte le stagioni.

Equivicinanza?

Roma, 14 lug. (Adnkronos) - ''L'uso della forza si e' spinto al di la di ogni previsione e noi deploriamo questa escalation e i gravi danni alle infrastrutture del Libano e le vittime civili che questi raids hanno causato'' . - Romano Prodi
 
(AGI) - Roma, 14 lug. - "L'Uso della forza si e' spinto al di la' di ogni previsione: noi deploriamo l'escalation di Israele". Lo ha detto a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Romano Prodi sugli episodi avvenuti in Libano. "Pur riconoscendo la legittima preoccupazione di Israele - aggiunge il premier - e condannando il rapimento dei soldati, deploriamo l'escalation e l'uso della forza e i gravi danni alle infrastrutture del Libano, di Gaza e le vittime civili che i raid hanno procurato". (AGI)
 
Il ministro degli Esteri Massimo D'Alema che ha detto di avere «l'impressione che ci sia una reazione sproporzionata e pericolosa per le conseguenze che potrà avere» da parte d'Israele. D'Alema ritiene però che è «inaccettabile l'attacco militare da parte degli Hezbollah contro Israele»
 
Ma a che politica estera stiamo giocando? Il presidente del Consiglio dice di comprendere la "preoccupazioni" di Israele (alla faccia delle preoccupazioni!!), ma condanna Israele... il ministero degli Esteri parla di "reazione sproporzionata" senza dire secondo lui cosa sarebbe stato proporzionato... qualche parola di condanna, ma la più forte risiede nel termine inaccettabile, detto da D'ALema, mentre Prodi sembra più interessato alle infrastrutture del Libano che agli Israeliani sotto tiro.
 
Già definirsi in atteggiamento di equivicinanza tra Israele (stato democratico) e Palestinesi (leggasi, oggi, Hamas gruppo terroristco) fa un poco ridere, ma qui non siamo più all'equivicinanza, siamo da un parte sola, con i soliti "amici" che sbagliano, ma che non si osa condannare troppo, e i "nemici" che in ogni caso sono sempre sopra le righe, sempre sproporzionati.... alla faccia dell'equivicinanza.
 

martedì, luglio 11, 2006

Metropolitanee

Con l'arrivo del mese di Luglio, a Milano scatta l'orario estivo dei mezzi pubblici. Niente di male, sta nella logica del mondo, meno persone se ne servono, soprattuto meno studenti, e le corse vengono ridotte.
Non si può, però, dire che la riduzione sia indolore. Non so se vi sia mai capitato di prendere la Linea 1 (la rossa, la più vecchia) d'estate. Per ragioni di lavoro la prendo tutti i giorni e posso anche dire di volerle bene. Beh, d'estate è caratterizzara da temperature e livelli di umidità prossimi a quelli di un paese tropicale.

Alle 7.30, dopo un attesa di circa 5 minuti (il doppio o quasi rispetto all'orario invernale), si sale. Dalla piacevole temperatura mattutina si passa al microclima tropicale delle carrozze affollate e nel giro di 5 minuti non ci si ricorda più il profumo del sapone usato la mattina.
La metro è uno straordinario ricettacolo di varia umanità. C'è un pò di tutto. Purtroppo d'estate mancano i gruppetti di studenti con i loro riti, il ripasso dell'ultimo minuto, il tacchinaggio selvatico dello zarretto di turno (tipico animale di periferia!) e i gruppetti di adolescenti (con rigoroso ombelico esposto di ordinanza) intente a commentare gli avvenimenti amorosi delle reciproche vite.
Anche in estate c'è materiale da osservare. Il punto comune è la lotta contro il caldo; lo spazio vitale che è sempre poco, in estate è ancora meno, soprattutto la mattina.
Per prima cosa ognuno cerca di non entrare in contatto fisico casuale con altri essere umani irradianti calore. C'è il manager con il suo bel vestito di fresco o di lino che si impegan a non pezzare oltre ragionevole limite e che, schifando la free press, legge con calma il suo Sole 24 Ore. C'è l'intellettuale, che sfoggia sempre abbinamenti cromatici degni di Ray Charles, con in mano l'Unita e Repubblica, perchè si sà che la cultura è solo lì. Poi c'è il lavoratore medio vestito dignitosamente, è l'elemento che fa la folle, quello che non si distingue e su cui si innestano i protagonisti di questa umanità pulsante; ovviamente legge solo free press e non ha tutti i torti, in fondo non si ha il tempo di leggere troppo, il giornale ingombra, richiede spazio libero per voltare le pagine (ma assicuro che chi si specializza ci riesce comunque... è solo questione di abitudine), e soprattutto è gratis. Il vero avvenimento è incrociare lo sguardo di qualcuno... perchè tutti sono troppo immersi nella lettura e nei loro pensieri per guardarsi intorno, ma come biasimarli, in metropolitana si legge bene, dopo il bagno è il miglior luogo di lettura possibile.
 
Il mio viaggio in metro dura poco: 35 minuti con un cambio.
A Duomo si passa alla Linea 3. e lì è tutto un altro mondo. Le carrozze sono sempre caldine, ma qui l'aria circola e si sta decisamente meglio. I corridoi di passaggio da una linea all'altra fanno fare un salto di decenni, dagli anni '60 della linea 1 ai '90 della 3. E' un tripudio di colore. La linea 3 ha un altro difetto. Non è più il caldo, qui è il rumore, ma se si è da soli non crea particolare problemi (almeno nel breve periodo).
Sulla 3 si riconosce il viaggiatore casuale, da quelle abitudinario, dal senso di spaesamento che genera l'apertura delle porte che, senza nessun pattern riconoscibile, avviene a volte a destra altre a sinistra, generando un periodico movimento di persone simile ad una danza.
Alla fine del viaggio si esce... Milano è diversa, c'è più luce e un panorama urbano differente. In pochi minuti la pancia della città ci ributta fuori, nel brulicare di gente e di traffico.
 
La metropolitana è come una grande arteria, un cuore sotterraneo, che "pompa" la gente per le strade, verso i posti di lavoro e poi verso casa. E' un pò come il respiro della città e scandisce le fasi alterne del giorno e della notte. E' un modo poetico e oscuro di viaggiare senza spostarsi, è un modo di vivere Milano dal profondo, per poi uscire ed apprezzare ancor di più tutto ciò che vive sotto il cielo azzurro di Lombardia, qui ai piedi della Madonnina.
 
La metropolitana è tanto parte di Milano, che pensarla senza sarebbe inpossibile. E mentre d'estate si lotta con il caldo... si aspettano i nuovi treni e le nuove linee, per nuove storie ed orizzonti, perchè Milano, anche qui, vive.
 
 
 

domenica, luglio 09, 2006

Campione del mondo!

Niente da dire! Grazie ragazzi!

venerdì, luglio 07, 2006

Fumo negli occhi.

C'hanno fatti scemi con queste maledettissime liberalizzazioni. Sono stati bravi, tutti a parlare dei tassisti (che simpatici non stanno a nessuno) e degli avvocati (idem.) quasi che i problemi italiani fossero tutti lì. Tutti ad applaudire al Bersani, novello Milton Friedman all'amatriciana, con Giavazzi di qua e "mamma mia quanto sono liberali questi di là". Nel Decreto Legge 223/2006 c'è una parte che solo pochi hanno letto ed analizzato.
 
Lo hanno fatto, molto meglio di quanto possa fare io, Astrolabio e Semplicemente Liberale. Ovviamente non ne parla quasi nessuno e se Berlusconi parla di oppressione fiscale si riporta poco o nulla in modo che sembri più rimbambito di quello che è.
 
Vi faccio solo un piccolo esempio (anche perchè per me a tratti il decreto appare incomprensibile... ma ci sto lavorando), che da l'idea della mentalità. Dall' Art.32 comma 12
 
«I soggetti di cui al primo comma sono obbligati a tenere uno o più conti correnti bancari o postali ai quali affluiscono, obbligatoriamente, le somme riscosse nell'esercizio dell'attività e dai quali sono effettuati i prelevamenti per il pagamento delle spese.  I compensi in denaro per l'esercizio di arti e professioni sono riscossi esclusivamente mediante assegni non trasferibili o bonifici ovvero altre modalità di pagamento bancario o postale nonche' mediante sistemi di pagamento elettronico, salvo per importi unitari inferiori a 100 euro .».
 
Ecco dove esce lo splendido spirito liberale!

mercoledì, luglio 05, 2006

Cossiga, the witty

«Con l'arresto avvenuto all'alba da parte di unitá della polizia giudiziaria della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri su mandato della magistratura milanese del capo e di alcuni elementi operativi del Controspionaggio del Sismi cui si devono alcune delle più brillanti operazioni all'interno ed all'estero del nostro servizio, tra le quali le liberazioni dei nostri ostaggi in Irak, il sostituto Spataro e l'intera Procura della Repubblica di Milano hanno dato un fondamentale contributo alla lotta internazionale contro il terrorismo. Contributo che toccherá l'apice con il richiesto arresto di una squadra antiterrorismo della Cia. Per alcuni invece, si attende oggi un messaggio di Osama Bin Laden di vive congratulazioni e di ringraziamento per il prezioso aiuto alla Jidah islamica da parte di Osama Bin Laden», Francesco Cossiga
 
La notizia è questa, ci dovremo abituare... la "maestà della legge" porta anche a questo, perchè niente e nessuno è sopra la legge, nemmeno la "sicurezza nazionale", ma le legge e i magistrati sono sopra tutto, piaccia o meno alla politica e a chi crede che sia un bene la divisione dei poteri. Cossiga da intelligentissimo, purchè a tratti difficilmente inquadrabile, genio la butta sull'ironico. In questo caso non posso che vederla come lui.

In finale

L'Italia ce l'ha fatta. La Germania della pantegana bionda è battuta, dopo 120 minuti di sofferenza. E' stata una gara con pochi spunti, poche emozioni, ma non per questo noiosa; piuttosto attraversata dalla tensione dell'evento, dall'ingorgo a centrocampo.
 
Bravi, è bello vincere così! Le vittorie più belle sono queste, all'ultimo minuti, quando anch'io che più che mangiarmi le unghie e torturarmi le dita non ho fatto, finisco sudato e col batticuore, quasi che in campo insieme a voi ci fossi stato anch'io. Domenica tornate a farci sognare!

lunedì, luglio 03, 2006

Coerenza

Milano, 3 lug. (Adnkronos) - ''Le liberalizzazioni servono ad uscire da una politica delle corporazioni che e' uno degli elementi piu' negativi del nostro paese''. A sostenerlo e' il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, lasciando Palazzo Mezzanotte al termine della relazione annuale del presidente della Consob, Lamberto Cardia.
 
Detto dal massimo esponente della quarta corporazione italiana in ordine di importanza, dopo CGIL, CISL e UIL... fa un poco ridere... quando si dice la coerenza...