lunedì, luglio 17, 2006

A due passi dal cielo (immerso nella bellezza della terra)

Non sono in estasi e non ho nemmeno assunto qualche strano e innovativo tipo di sostenze stupefacenti. E' solo che la mente corre durante le poche pause della giornata lavorativa e corre dove il cuore vorrebbe essere. Immerso nella bellezza.
 
Pila. Quattro lettere sono poche anche per una parola, figuriamoci a descrivere un mondo. E' lì che vola la mia mente, a 18 km di tornanti da Aosta, a 1800 mt di altezza. In origine si chiamava Pilaz, ma Pila suona sicurmente meglio, anche a se a dirlo sembra che sia qualcosa affine più alla corrente elettrica, che alla montagna.
Pila ha poche case, ma bastano per gridare all'abuso edilizio. E' nata negli anni '60 ed è ora una delle principale stazioni sciistiche della Valle d'Aosta. Certo non ha i panorami mozzafiato di Courmayeur, non ha quella montagna magica che sovrasta Cervinia, non ha i ghiacciai che abbracciano il Monte Rosa, però ha ricevuto dal cielo una corona di stelle perchè dai vari punti della sua conca si riescono a vedere il Monte Bianco, il Cervino e il Rosa... nonchè quel Grand Combin che nonostante sia più di 4000mt di altezza e domini Aosta, nessuno o quasi conosce. Avendo voglia di camminare e di salire lo sguardo si amplia, fino alla splendida finestra sulle alpi che è la Becca de Nona (3142 mt), con la sua Madonna che sembra abbracciare tutta la valle.
E' immersa in una conca ricca di prati, alpeggi e boschi ed è d'estate che mostra tutto il suo splendore! Perchè d'inverno Pila appartiene agli sciatori, sia chi vi passa la settimana, sia chi epr un giorno vi arriva da Milano o Torino, con l'intento di macinare i km sotto le lamine degli sci.
D'estate è solo di chi la ama. Non offre nulla al pigro viaggiatore. Non ha piscine, due miseri e mezzi scassati campi da tennis pochi alberghi e un villaggio turistico che stride col panorama intorno come una goccia rossa su una foto in bianco e nero. Offre solo quello che ha, ciò che di più bello ha: la montagna. Ci sono un infinità di sentieri che permettono di perdersi nei boschi o calcare le creste, vedendo paesaggi che passo dopo passo ricordano emozioni. Salendo in cresta, dal lato del Couis si può ammirare la Val di Cogne e tutto il gruppo del Gran Paradiso, con la Grivola in fronte, in tutta la sua rude maestà.
Lì, a Cogne, tutto è più verde, un pò come in Trentino. Qui l'erba ingiallisce in fretta arsa dal sole che solo sul tardi si corica dietro il Monte Bianco. Lì, a Cogne, la pioggia si ferma, l'acqua rende verde florido il paesaggio, qui scorre via, in fretta.
 
Se ci passate e vi fermate una sera passate al Ristorante Yeti. Non è un posto elegante, ma com Pila, è un posto sincero che al di là dei grandi nomi o dei posti famosi, vi offre un assaggio di quella cucina, senza la quale la montagna sarebbe meno bella.
 
Oggi è lì, il mio pensiero sulle "mie" (da milanese incallito e impenitente) montagne... a un passo dal cielo.