mercoledì, settembre 27, 2006

Girotondismi

Non mi piacevano quelli di prima, non mi piacciono quelli di adesso. Ma non avete proprio di meglio da fare? Anche perchè l'esito politico di quelli passati non è che sia invidiabile. Oggi sono solo un ricordo "simpatico"... questi rischiano di diventarne uno antipatico.
Ma, speriamo sia solo un ritorno temporaneo ai giochi dell'infanzia.

martedì, settembre 26, 2006

Pagare tutti? Pagare di più!

Il Ministro Ferrero ha confermato che la finanziare ha un obbiettivo chiaro: spremere di più i cittadini. L'idea è la solita: chi guadagna di più ha il dovere di pagare di più! Anzi probabilmente deve pagare di più per espiare una colpa più odiosa del peccato originale: è ricco. In una sociaetà diversa potrebbe essere un merito, da noi è una colpa, non emendabile. Ovviamente questo sarà un incentivo ulteriore a evadere le tasse, ma sicuramente Visco avrà già pensato ad un ulteriore figura di dipendente statale per controllare i, fino a prova contraria, evasori: una specie di controllore che verrà assegnato ad ogni dichiarante cifre superiori alla media e che lo pedinerà di giorno e di notte riferendo ogni suo comportamento al Ministero delle Finanze. Per evitare aggravi alla spesa pubblica sarà direttamente pagato dal singolo contribuente. Così si batte anche la disoccupazione!
 
Agghiacciante questa frase: "A questo punto chiediamo che il rigore lo paghino quelli che non l'hanno mai pagato in questi anni. Dovrà essere per forza di cose una manovra che va a prendere le risorse dalle grandi rendite, dai grandi patrimoni, dai redditi più alti. E quelli che invocano il rigore facciano il favore di pagarselo perché, certo, non possono pagarlo i lavoratori ed i pensionati".
 
Sia chiaro chi guadagna più di 70.000 Euro al mese non è un lavotore.
 
Ministro Ferrero: mai sentito parlare di riduzione delle spese?

L'ordine delle cose

Ogni tanto è bello staccare la spina per una settimana.
Per una settimana non ho letto un giornale, sentito un telegiornale o discusso di politica con nessuno.
Devo dire che è stata la settimana più interessante dell'anno.
E non è che sia stato con le mani in mano. Mi alzavo alle 5.30 e non sono mai coricato prima di mezzanotte. Tutto il giorno lo passavo a servire qualcuno. Malati in particolare.
Ho conocsiuto persone (malate) che mi hanno insegnato sulla vita più di quanto possano diseducare gli infiniti editoriali dei cinici pontificatori civili di casa nostra.
Ho avuto la grazia di conoscere meglio un ragazzo affetto da nanismo. Uno per cui anche salire su un letto appare un impresa... eppure mi ha mostrato una gioia di vivere nella sua condizione che spesso manca a me povero tapino invidioso di quasi tutti. Con i suoi problemi ci vive e ci vive "bene", cerca di lavorare, di realizzarsi in quello che gli è concesso di fare e coltiva un sogno: uscire dall'isitituto in cui vive per andare da solo in una casa, un qualcosa di suo dove porre il proprio immenso cuore.
Ho visto la dignità di molti altri che a vario titolo soffrono; tutti dal primo all'ultimo cercano con serenità qualla felicità che io inseguo con affanno, quasi fossi un cane rabbioso. Godono delle piccole soddisfazioni che le giornate regalano loro ( e che se ci si pensa, poi tanto piccole non sono ).
Ho assistito a tante piccole conversioni, che si questo tempo nessuna stima più che un romanzetto sentimentale di quart'ordine, roba per poveri sfigati per intenderci, ma che portano ad alzare la testa dalla melma delle proprie fissazioni per vedere che c'è tutto un mondo intorno che aspetta solo di essere amato.
Tutto ciò accade quando un piccolo gesto, insignificante nel contesto delle nostre schizofreniche vite quotidiane, è capaci di commuoverci per quell'immensità di significato che si porta dentro.

Tutto questo accade per un Mistero, ne sono convinto, e non è frutto di un nostro sforzo, nè di un nostro pensiero, ma ha bisogno che il nostro cuore sia disposto a farsi colpire.

Dopo una settimana come questa tutti i problemi rientrano nella giusta gerarchia e tornati gli ultimi scandali italiani non possono che suscitare una ironico sorriso

venerdì, settembre 15, 2006

In pellegrinaggio

Domenica SGS parte. Parte per Lourdes, per uno dei tanti pellegrinaggi che ogni anno lasciano la nostra penisola per quella piccola cittadina dei Pirenei, dove tanti anni fa (era il 1858) ad una giovane ragazza è apparsa la Madonna.
 
E' la quindicesima volta che torno a Lourdes in pellegrinaggio; come le precedenti parto come barelliere, mi metto al servizio dei malati, dei bisognosi, di tutti quelli che hanno bisogna di aiuto. Come tutte le altre volte mi accorgerò che ad essere aiutato sono soprattutto io.
 
Anche quest'anno si parte in treno, nonostante Trenitalia. Perchè pochi lo sanno e nessuno lo ha mai davvero raccontato, ma andare a Lourdes ogni anno è un'odissea. In Italia i treni speciali (che sia chiaro pagano regolarmente i loro conti) vengono dopo tutto, anche dopo i merci, sia come precedenze sui binari, che come cura delle carrozze, che come considerazione da parte delle ferrovie. Quest'anno poi, dopo la scoperta delle zecche, Trenitalia aveva pensato bene di tagliare il 30% di tutti i treni speciali destinati ai pellegrinaggi (per le manifestazioni sindacali, magari gratis, sono sicuro che li hanno trovati comunque), grazie al cielo ne ha tagliati meno. Ma questa è un'altra storia...
 
Andare a Lourdes, non è un gesto di pietismo, non è un'esperienza per pie donne o chierichetti devoti. Ci vanno persone "normali" (ammesso che il termine normale abbia alcun significato) giovani, adulti e anziani sani o malati che siano. Tutti con una straordinaria gioia di vivere. E' un popolo in cammino, umano e spirituale. Un popolo che usa il cuore e la ragione per affrontare la realtà di tutti i giorni e che "sacrifica" una settimana delle proprie ferie per andare lì, ai piedi della Vergine, a chiedere di vivere ancora più intensamente la propria vita con tutti gli imprevedibili accidenti che essa comporta.
 
Per una settimana non troverete nessun post nuovo, ma potrete trovarne alcuni qui. Se siete curiosi e avete voglia di vivere, seppur limitatamente a qualche foto e scritto, un pò con noi il pellegrinaggio fateci un giro.
 
A presto
SGS

La scoperta dell'acqua calda

Antonio Di Pietro: "La verita' e' che l'affare Telecom e' una speculazione finanziaria, una storia di scatole cinesi... Questo e' il dato di fatto grave ed e' su questo che si deve concentrare il governo''.
 
Caro MInistro, si è mai chiesto chi ha privatizzato coi piedi Telecom? Si è mai chiesto chi ha appoggiato i "capitani coraggiosi" che ne presero il controllo tramite un giochino di scatole cinesi dove scompaiono i profitti e si spalmano i debiti? Si è mai chiesto chi fiancheggiò campagne di acquisizione che definire folle è usare un eufemismo? No? Beh, glielo dico io: sono tutti suoi compagni di governo!!
 
Ora, per una volta, per evitare ulteriori danni, perchè non lasciamo che sia il mercato a decidere?

giovedì, settembre 14, 2006

Sinergie NATO

La notizia non è di quelle che fanno scalpore, ma comunque è interessante. Tredici nazioni ( Bulgaria, Rep. Ceca, Danimarca, Estonia, Lituania, Italia, Lettonia, Olanda, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia e USA) aderenti alla NATO, hanno siglato un accordo per l'acquisto congiunto di 4 C-17, aerei da trasporto tattico-strategico. Questi aerei verranno utilizzati dalla Nato e saranno operati da un comando e da equipaggi mulitnazionali. In un ambito il cui le missioni "umanitarie" sono sempre più frequenti e impegnative, questo è un modo intelligente di ottimizzare costi e risorse e di porre una forza di "azione" rapida sotto un controllo multinazionale.
Qui la notizia completa

mercoledì, settembre 13, 2006

Vieni anche tu nel grande centro(sinistra)

Ma come stanno bene insieme! Magari non si "sposeranno" mai, ma sono ormai chiaramente una coppia di fatto.

lunedì, settembre 11, 2006

Processi di pace.

Il quadro è sempre più incoraggiante. Cinque anni fa ci siamo accorti che il mondo era cambiato, i rischi di oggi sono ancora simili a quelli di allora, ma temo che pochi di noi abbiano capito a cosa andiamo incontro.

giovedì, settembre 07, 2006

Staccare la spina?

I sindacati esultano! Lo sciopero di oggi dei dipendenti Alitalia è perfettamente riuscito. Tutti contenti quindi? Alitalia continua a navigare in piena turbolenza. Il piano industriale previsto da Cimoli ha in qualche modo ridotto, o meglio contenuto, le perdite, ma la compagnia di bandiera continua a perdere quota e quest'anno, in cui era previsto chiudere l'anno in attivo, vedrà l'ennesimo bilancio in rosso, meno dei precedenti, ma pur sempre pessimo. Il tutto mentra a livello mondiale vi è, globalmente, un miglioramenteo delle performance delle compagnie aeree.
 
Parte del danno economico ad Alitalia è sicuramente imputabile ai sindacati che con le agitazioni di fine gennaio e i seguienti continui scioperi le arrecano notevoli danni. La compagnia lamenta anche livelli di assenteismo non riscontrabili in altre realtà, ma data l'entità dei tagli al personale avvenuti l'anno scorso (-9000 unità), che hanno portato a notevoli risparmi, il continuo peggioramento dei conti lascia perprlessi sulla validità del Piano Industriale.
 
Alcune rotte di Alitalia sono state riviste riducendo globalmente l'offerta di posti, le percentuali di frequentazione sui voli sono leggermente migliorate, ma questo non ha portato troppi benefici.
In particolare sui voli nazionali in coefficiente di frequentazione non ha superato (da Aprile ad oggi) la soglia del 70%, sugli internazionali è stato mediamente intorno al 72%. Migliore la performance degli intecontinentali che presentano negli ultimi 4 mesi un'occupazione superiore all' 80%.
 
A questo bisogna aggiungere che la flotta Alitalia è sostanzialmente votata al corto e medio raggio. Sono solo 23 gli aerei utilizzabili sul lungo raggio e di questi solo 10 di nuova generazione ( B777) e con ampia flessibilità operativa. La flotta a medio e corto raggio vede ancora in linea ben 72 "vecchi" MD-80, figli di un progetto datato 1980, su 152 velivoli.
 
L'uscita dal tunnel appare problematica; i pochi aerei per il lungo raggio, la necessità di rinnovare (nei prossimi 5-10 anni) gran parte della flotta a medio raggio imporrebero notevoli investimenti da fare oggi e per chi già fa fatica a stare in piedi chiedere di volare alto forse è troppo.