mercoledì, ottobre 04, 2006

La guerra dei cieli

Il mercato degli aerei civili, a livello mondiale, è pressochè monopolizzato da due soli grandi costruttori: Airbus e Boeing.
Nel 2002, per la prima volta stabilmente, il numero di ordinativi di Airbus superò quello di Boeing. La notizia fece a suo modo molto rumore in quanto Boeing è stata per decenni il leader incontrastato (tranne una breve parentesi di Mac Donnel - Douglas grazie ai fortunatissimi e tutt'ora in flotta DC-9 e MD-80) del settore civile dell'aviazione. Tale sorpasso fu in gran parte giustificato dai grandi investimenti di Airbus che sfociarono nella famiglia di narrow-bodies A320 (con tutti i suoi derivati A 321, A319 e il nanetto A 318). L'A 320 "sbaragliò" la concorrenza del B 737 in quanto rispetto alla seconda famiglia del 737 (le versioni -400, -500 e -600) presentava caratteristiche innovative quali il fly-by-wire (per fare un esempio), consentendo una maggior economicità di impiego. La risposta di Boeing fu la Next Generation (versioni -700, -800 e -900) ammodernata in molti aspetti e competitiva, legata al progetto originale (degli anni '60!) solo come linee generali, ma con aerodinamica rivista e sistemi di controllo aggiornati.
 
Con i modelli A 330 e A 340, Airbus è riuscita a competere con Boeing (B 767) anche nel campo dei wide-bodies, anche se con un poco meno fortuna, puntando sempre sulle proprie innovazioni.
 
L'unico settore in cui non era ancora riuscita a disturbare il gigante americano era quello legato al B 747, in mitico Jumbo Jet. Probabilmente da questo nacque l'idea dell'A 380: un gigante dell'aria capace di trasportare 550 passeggeri su tre classi, con due ponti. La sfida tecnologica era notevole.
 
Ebbene, i fatti dimostrano che in parte è stata fallita. Nonostante un portafoglio ordini di discreto rispetto e nonostante gli immensi investimenti, il progetto ha subito notevoli e ripetuti ritardi. Conseguentemente, il costo dell'investimento è aumentato. Di questi giorni la notizia che Emirates, dopo l'ennesimo rinvio (di 10 mesi) della data di consegna del primo velivolo, sta ripensando tutta la sua strategia su ordini e opzioni ( per dare l'idea originalmente il primo velivolo sarebbe dovuto essere consegnato verso fine 2006 e ora si parla di ottobre 2008!). Emirates e Singapore Airlines sono i vettori che hanno piazzato i maggiori ordini dell'A 380. Se entrambe si disimpegnassero per il programma A 380 sarebbe, almeno, finanziariamente la fine. Per Airbus sarebbe una perdita enorme.
 
Ai ritardi dell'A380, si associano anche quelli del prossimo progetto A350, pensato come risposta al B 787 dreamliner con cui Boeing promette grandi passi avanti sel lato dell'efficenza operativa.
 
Considernado, inoltre, che le vendite del B 777 vanno meglio di quelle, un poco deludenti, di A 330 e, soprattutto, A340 il fututo di Airbus, ad oggi, pare tutt'altro che roseo.

3 Comments:

Blogger Azimut72 said...

Come all'annuncio del primo ritardo ero stato molto critico nei confronti dell'Airbus, adesso, allo stesso modo, voglio rimanere con i piedi per terra e non esagerare con i disastri.

Airbus continua a produrre ottimi aerei. Perderà quote di mercato ma rimarrà l'unico serio concorrente di BOEING.

Piuttosto rimane il problema FRANCIA. E' meglio stare alla larga da qualsiasi avventura di partnership economica, finchè questo Paese avrà la classe politica che ha...in alcuni settori, peggiore di quella italiana.

5:03 PM  
Blogger Azimut72 said...

x Watergate
Sono d'accordo. L'A380 non sembra essere il massimo dal punto di vista del controllo dei costi.
Lo dimostrano anche i committenti che finora si sono fatti avanti. A parte Lufthansa, sono tutte compagnie aree che hanno molta liquidità (Emirates, Singapore Airlines...) o sono caratterizzate da una domanda che ha particolari peculiarità geografiche (QANTAS).
Si immagini una UNITED AIRLINES che chiede agli aeroporti statunitensi di adattare i dock specificatamente per i suoi aerei...mi vien da ridere!!

Ribadisco comunque la bontà costruttiva degli Airbus (speriamo che la mantenga anche a fronte della dieta dimagrante che dovrà fronteggiare nei prossimi anni).

Vorrei ancora aggiungere una variabile al tema.
La tecnologia avanza mese dopo mese. Costruire aerei di un certo tipo (piccoli e adatti al corto-medio raggio) non è più così lontano dalla portata di alcune imprese.
Ho l'impressione che, nel futuro, la BOEING e l'AIRBUS dovranno fronteggiare su questo segmento di mercato una forte concorrenza...penso ai russi, ai cinesi, ai brasiliani....

1:56 PM  
Blogger SGS said...

@Azimuth:nessuno discute che sul fatto che Airbus faccia o meno buoni aerei (qui si adora il B777, ma nel suo settore il migliore è ancora l'A320). Il nocciolo è che Airbus si è lanciata in una sfida tecnologica (A380) con notevoli problemi la contorno e che in parte ha perso. Questo non potrà che sfavorirla nel breve periodo. In ogni caso è un bene che ci sia e che resti una solida realtà. Sui narrow-bodies in effetti ora sul mercato sono diventati player significativi anche i Brasiliani di Embrear. La Russia al momento ha troppi problemi finanziari. La Cina, invece, credo ci stupirà a breve.

9:58 AM  

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