martedì, maggio 30, 2006

Minoranza strutturale

Questa tornata elettorale non ha portato a grandi sorprese, se mai ha confermato come in praticamente tutte le elezioni amministrative la sedicente Casa delle Libertà sia minoranza, ma non per ragioni congiunturali, ma strutturali.
Il dato emblematico è rappresentato dall'affluenza alle urne. Bassa, bassissima se confrontata con quella delle politiche.
Una prima considerazione è che pur riempiendoci tanto la bocca di parole come federalismo in realtà a chiamarci alle urne sono soprattutto le elezioni politiche nazionali, quasi che quelle locali siano di nullo o per lo meno scarso interesse. E' un problema sostanzialmente culturale.
Una seconda considerazione è che i moderati preferiscono andare al mare che a votare. Ne hanno tutto il diritto sia chiaro, ma è bene che poi non si lamentino di chi li governa perchè hanno deciso, non scegliendo, che tutti a loro andavano bene.  Chi risente della scarsa affluenza è di norma la CdL che ha meno elettori ideologizzati, anche perchè bisofna dire che non ha ideologie di riferimento (e lo ritengo un bene), ma generalmente nemmeno idee di riferimento. In ogni caso se non si va a votare è sicuramente in parte per menefreghismo, ma in parte anche per sfiducia generale nell'attuale sistema partitico e i 5 anni di governo passati non hanno certo mostrato un modo di fare politica diverso da quello mostrasto in passato e in questi giorni dalla sinistra. E in questo caso il famoso detto mal comune mezzo gaudio più che sollievo genera angoscia.
 
Milano avrà il suo primo sindaco donna. Io ne sono più che lieto. Ho stima nella Moratti, come ne avevo (e ne ho) per Albertini, ma anche a Milano si è rivelata tutta l'inadeguatezza a livello locale di FI, AN e UDC. Semplicemente non esistono. Il candidato tipico di Forza Italia poi fa paura per la sua omologazione. Quasi che per essere candidati si debba essere cloni plastificati del leader. Tutti in posa sui cartelloni pubblcitari con sorriso di gomma, vestito scuro, cravatta... tutti fantastici figli di papà che fano venire voglia di votare a sinistra...
Il problema a livello locale è amplificato, ma esiste anche a livello nazionale. Cosa si può sperare da un partito che usa come propri portavoce personaggi tanto illuminati e intelligenti (non me ne vogliano) quali riportino Schifani o faccia di plastica Bondi???
 
Ora ci aspettano tempi di opposizione e speriamo che non vengano sprecati a ricontare voti, ma a ricostruire e riproporre un idea differente di Stato, meno opprimente, più centrata sulle capacità del singolo, più orientata a premiare merito e capacità, più aperta ad idee vincenti. Meno doveri collettivi, ma più responsabilità individuale e di conseguenza più libertà individuali e meno protezioni corporative.
 
Come sia possibile è un mistero... soprattutto se i vertici dei partiti sono i primi a premiare più dei meriti dei singoli, le amicizie personali e gli interessi corporativi delle correnti.
 

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Guarda quando parli del fatto che i candidati di centrodestra non esistono o se esistono sono uguali e omologati ti rispondi tu solo al fatto dell'astensionismo.
A mio parere se c’è stata scarsa affluenza è perchè l’elettore di centrodestra ha preferito non votare per una CdL che a Torino a Roma e a Napoli non è stata presente e non fatto un’opposizione costruttiva e che a Milano probabilmente ha deluso!

Ti invito a visitare il mio blog per la mia analisi sul voto :)!

12:00 PM  

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