giovedì, settembre 07, 2006

Staccare la spina?

I sindacati esultano! Lo sciopero di oggi dei dipendenti Alitalia è perfettamente riuscito. Tutti contenti quindi? Alitalia continua a navigare in piena turbolenza. Il piano industriale previsto da Cimoli ha in qualche modo ridotto, o meglio contenuto, le perdite, ma la compagnia di bandiera continua a perdere quota e quest'anno, in cui era previsto chiudere l'anno in attivo, vedrà l'ennesimo bilancio in rosso, meno dei precedenti, ma pur sempre pessimo. Il tutto mentra a livello mondiale vi è, globalmente, un miglioramenteo delle performance delle compagnie aeree.
 
Parte del danno economico ad Alitalia è sicuramente imputabile ai sindacati che con le agitazioni di fine gennaio e i seguienti continui scioperi le arrecano notevoli danni. La compagnia lamenta anche livelli di assenteismo non riscontrabili in altre realtà, ma data l'entità dei tagli al personale avvenuti l'anno scorso (-9000 unità), che hanno portato a notevoli risparmi, il continuo peggioramento dei conti lascia perprlessi sulla validità del Piano Industriale.
 
Alcune rotte di Alitalia sono state riviste riducendo globalmente l'offerta di posti, le percentuali di frequentazione sui voli sono leggermente migliorate, ma questo non ha portato troppi benefici.
In particolare sui voli nazionali in coefficiente di frequentazione non ha superato (da Aprile ad oggi) la soglia del 70%, sugli internazionali è stato mediamente intorno al 72%. Migliore la performance degli intecontinentali che presentano negli ultimi 4 mesi un'occupazione superiore all' 80%.
 
A questo bisogna aggiungere che la flotta Alitalia è sostanzialmente votata al corto e medio raggio. Sono solo 23 gli aerei utilizzabili sul lungo raggio e di questi solo 10 di nuova generazione ( B777) e con ampia flessibilità operativa. La flotta a medio e corto raggio vede ancora in linea ben 72 "vecchi" MD-80, figli di un progetto datato 1980, su 152 velivoli.
 
L'uscita dal tunnel appare problematica; i pochi aerei per il lungo raggio, la necessità di rinnovare (nei prossimi 5-10 anni) gran parte della flotta a medio raggio imporrebero notevoli investimenti da fare oggi e per chi già fa fatica a stare in piedi chiedere di volare alto forse è troppo.

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

In bocca al lupo per il blog.
Cordialmente, Ghigno di Tacco.

11:17 AM  

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