venerdì, dicembre 09, 2005

Effetto Nimby!

In questi giorni di proteste in Val di Susa contro i lavori per il collegamento ferrioviaro ad alta velocità (la cosidettà TAV), è ritornato di attualità l'effetto Nimby.
In cosa consiste? Deriva dall'inglese Not In My Backyard, si potrebbe tradurre così: non nel cortile di casa mia. Il fenomeno è semplice: ogni volta che una qualche opera ha un impatto su una determinata zona, nasce inevitabilmente la protesta di chi vi abita.
In Italia vi siamo ormai abituati: al solo pensiero di construire una centrale elettrica, un inceneritore (o più finemente un termovalorizzatore), la pista di una aeroporto, una discarica di rifiuti tossici o qualsivoglia opera pubblica nascono delle proteste. La cosa curiosa e preoccupante e che non nascono riguardo al merito dell'opera, ma solo riguardo alla sua progettata posizione.
Tale effetto è, infatti, l'espressione sublime di come l'interesse e l'egoismo personale sia superiore a qualsivoglia bene comune.
Andiamo al caso TAV. Credo che anche chi protesta in questo momento sia, in linea di principio, assolutamente d'accordo con la costruzione di nuove linee ferroviarie. Eppure non è d'accordo con la costruzione di quella linea perchè passa dalle sua parti.
Ma seguendo questo criterio dove sarebbe possibile costruire alcun chè????
La mia speranza è che questa volta lo Stato non ceda e che per una volta il "bene comune" abbia maggior peso del presunto bene di una parte.
Ma il problema rimane per tutti: siamo disposti a mettere da parte i nostri interessi personali in virtù di un bene per tutti?
La domanda non è nè scontata, nè semplice, ma in un paese come il nostro è fondamentale per poter guardare il futuro con serenità.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

In Italia l'effetto Nimby si mescola anche all'effetto
Nimbyitbib (not in my back yard if the builder is berlusconi)

11:20 AM  
Blogger SGS said...

sante parole water ;-)

8:33 AM  
Anonymous Anonimo said...

L'effetto NIMBY non deriva solo da un interesse egoistico di parte, e il caso della Tav è proprio l'esempio che può dimostrarlo: infatti la "rivolta" nasce, si a causa della sua preposta localizzazione, ma essa tende a salvaguardare quello che più di tutti deve essere inteso "bene comune", cioè il nostro patrimonio ambientale, che non può non essere considerato un interesse generale!

12:49 PM  

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