mercoledì, maggio 31, 2006

Un buon inizio

"Il sistema di valori che ha vinto qui e in tutta la Lombardia è alternativo a quello della maggioranza che controlla il governo centrale. Milano crede nel merito e nella generosità, nel primato della persona che non deve appiattirsi dentro la massa, nel bene individuale che non dev'essere sacrificato al bene collettivo."
Letizia Moratti, neo-sindaco di Milano
 
Buona lavoro Sindaco!

martedì, maggio 30, 2006

Minoranza strutturale

Questa tornata elettorale non ha portato a grandi sorprese, se mai ha confermato come in praticamente tutte le elezioni amministrative la sedicente Casa delle Libertà sia minoranza, ma non per ragioni congiunturali, ma strutturali.
Il dato emblematico è rappresentato dall'affluenza alle urne. Bassa, bassissima se confrontata con quella delle politiche.
Una prima considerazione è che pur riempiendoci tanto la bocca di parole come federalismo in realtà a chiamarci alle urne sono soprattutto le elezioni politiche nazionali, quasi che quelle locali siano di nullo o per lo meno scarso interesse. E' un problema sostanzialmente culturale.
Una seconda considerazione è che i moderati preferiscono andare al mare che a votare. Ne hanno tutto il diritto sia chiaro, ma è bene che poi non si lamentino di chi li governa perchè hanno deciso, non scegliendo, che tutti a loro andavano bene.  Chi risente della scarsa affluenza è di norma la CdL che ha meno elettori ideologizzati, anche perchè bisofna dire che non ha ideologie di riferimento (e lo ritengo un bene), ma generalmente nemmeno idee di riferimento. In ogni caso se non si va a votare è sicuramente in parte per menefreghismo, ma in parte anche per sfiducia generale nell'attuale sistema partitico e i 5 anni di governo passati non hanno certo mostrato un modo di fare politica diverso da quello mostrasto in passato e in questi giorni dalla sinistra. E in questo caso il famoso detto mal comune mezzo gaudio più che sollievo genera angoscia.
 
Milano avrà il suo primo sindaco donna. Io ne sono più che lieto. Ho stima nella Moratti, come ne avevo (e ne ho) per Albertini, ma anche a Milano si è rivelata tutta l'inadeguatezza a livello locale di FI, AN e UDC. Semplicemente non esistono. Il candidato tipico di Forza Italia poi fa paura per la sua omologazione. Quasi che per essere candidati si debba essere cloni plastificati del leader. Tutti in posa sui cartelloni pubblcitari con sorriso di gomma, vestito scuro, cravatta... tutti fantastici figli di papà che fano venire voglia di votare a sinistra...
Il problema a livello locale è amplificato, ma esiste anche a livello nazionale. Cosa si può sperare da un partito che usa come propri portavoce personaggi tanto illuminati e intelligenti (non me ne vogliano) quali riportino Schifani o faccia di plastica Bondi???
 
Ora ci aspettano tempi di opposizione e speriamo che non vengano sprecati a ricontare voti, ma a ricostruire e riproporre un idea differente di Stato, meno opprimente, più centrata sulle capacità del singolo, più orientata a premiare merito e capacità, più aperta ad idee vincenti. Meno doveri collettivi, ma più responsabilità individuale e di conseguenza più libertà individuali e meno protezioni corporative.
 
Come sia possibile è un mistero... soprattutto se i vertici dei partiti sono i primi a premiare più dei meriti dei singoli, le amicizie personali e gli interessi corporativi delle correnti.
 

venerdì, maggio 26, 2006

Se siete a Torino ho un consiglio per voi...

Se siete a Torino ho un consiglio per voi. Si chiama Giovanni Boggero. Classe 1987 e si candida nella Circoscrizione 3 nelle liste dell'UDC. E' giovane, titolare di questo blog , membro di Tocqueville. Io non lo conosco personalmente, ma lo conosco per quello che pensa e quello che scrive e mi basta. Per cui ve lo segnalo. Se volete conoscerlo meglio trovate qui su ideazione un intervista.
A lui il mio più sentito in bocca al lupo!
 

martedì, maggio 23, 2006

Un giorno di ordinaria follia

Il mio amato paese avanza a passi spediti verso la risuoluzione di tutti i suoi problemi.
In primis le cose imporanti: il calcio. Il commissario alla FIGC ha designato Francesco Saverio Borrelli come capo dell'ufficio indagini della Federazione. I primi provvedimenti pare che saranno rivolti a modificare il codice di giustizia sportiva per prevedere la carcerazione preventiva per i diversi illeciti sportivi. Pare che a capo di tutta l'organizzazione sarà riconosciuto lui... il Diavolo... Silvio Berlusconi in quanto, da Presidente del Consiglio, non poteva non sapere.
 
«Abbiamo detto serietà al governo, che vuol dire lavorare a testa bassa e parlare soltanto quando è stata presa una decisione: i ministri non possono esprimere cioè delle opinioni. Debbono solo esternare le decisioni, le conseguenze e le implementazioni». Queste le dichiarazioni di Prodi oggi dopo alcune poco prudenti dichiarazione di neo-ministri. Come sempre è stato preso alla lettera dai componenti della sua maggioranza. Ha parlato, infatti, il vice-ministro V(ampir)isco il quale ha affermato che il gioverno reistituirà la tassa di successione e tasserà le rendite, che la lotta all'evasione verrà fatta in modo "non vessatorio". Insomma più tasse per tutti! Ovviamente è colpa del pessimo stato dei conti pubblici... anche se lo stesso ministro afferma che le entrate vanno bene. Si attendono smentite per domani.
 
Intanto Rizzo ha affermato che Berlusconi è inaffidabile perchè senza consenso, detto da uno che ha il 2.3% dei consensi è sicuramente da tenere in condiderazione. Della serie la serietà al governo.
 
Intanto i ricercatori del CNR sono ancora alla ricerca di neuroni attivi nella CDL... finchè c'è vita c'è speranza.

mercoledì, maggio 17, 2006

Mi(ni)stero per i Giovani??

Il magnifico e progressivo (nonchè molto progressista) governo Prodi finalmente è ai nastri di partenza. Molti ministri DS, molti ministri in generale. Non voglio oggi entrare nel dettaglio delle singole scelte.
Mi lascio colpire, per oggi, da due ministeri entrambi senza portafoglio: quello per la Famiglia, affidato alla Bindi, e quello per i Giovani e lo Sport, dato alla Melandri.
Non ho ben capito di che cosa dovrebbero occuparsi. La BIndi dovrà occuparsi della Famiglia, suppongo di difenderla, incentivarla, ma quale famiglia sarà?? Quella naturale formata da padre, madre e figli? Oppure le nuove "famiglie" formate da progenitore A e progenitore B e figli? Oppure le coppie di fatto con o senza figli? In attesa di capirlo mi preoccupo di uno stato che pretende di occuparsi della mia famiglia!
 
Ma il ministero più bello è quello ai Giovani e allo Sport. Passi lo sport, anche se mi sembra assurdo che un ministero se ne occuppi formalmente, ma serviva davvero n ministero per i Giovani? Di cosa si dovrebbe occupare? E' cosa buona e giusta l'attenzione ai giovani, ma si occuperà di incentivarne lo sviluppo, di programmarlo, di organizzargli la felicità... di cosa? Oppure servirà solo a dire " stiamo pensando ai giovani" quando poi tutte le scelte e tutta la politica, in generale tutta la società è governata da vecchi?
Poi ci sarebbe da definire la condizione di giovane. Chi sono i giovani? C'è un limite anagrafico? C'è una limitazione sociale?
Boh... in attesa di risposte rimane un mistero, più che un ministero!

venerdì, maggio 12, 2006

Giuoco del Calcio

Attenzione: post vagamente sentimental-patetico, astenersi cinici, troppo impegnati, assolutisti e giustizialisti.
 
Nelle ultime settimane è tutto un fiorire di indagini ( gli ultimi sviluppi li trovate qui), le attività delle procure spuntano fuori come funghi la mattina dopo una notte di pioggia. C'è dentro Moggi, la Juve e pare il Milan, la Lazio e la Fiorentina. Ma la cronaca la trovate in tutti i quotidiani e la potete sentire in tutti bar, la vero sorgente della cultura calcistica italiana. Io ci capisco poco, c'è dentro la mia squadra del cuore (pare) e aspetto a dare giudizi che qualcosa sia più chiaro. Le intercettazioni pubblicate dai giornali sono lì e parlano chiaro. Se ne usciranno altre, le terrò presenti. 
Mi spiace, però, vedere uno degli sport che più amo e seguo annegare nel fango (peggio che a Marassi in caso di alluvione! ;-) ) e non sopporto l'aria di moralismo, di tutti sono colpevoli con le varie frasi fatte i soldi hanno rovinato il calcio, tutti vendono le partite, Milan e Juve decidono a tavolino chi vince, è colpa di Berlusconi (non c'entra un cazzo ma qualcuno lo dice sempre) etc. etc. Chi ha sbalgiato pagherà, o a livello penale o a livello sportivo, ma prima si faccia chiarezza. Non sono in gioco i discorsi sui grandi del calcio... che Juve, Milan o Inter facciano lobby tra loro non fa scandalo, che abbiano buoni rapporti nemmeno. E' altro in gioco, il comprare arbitri, vendere partire, condizionare giocatori è qualcosa che va al di là del potere che intrinsecamente hanno le squadre più forti e con più seguito (e perchè no, le più ricche).
 
La parte sentimental patetica comincia qui. Se non vi va, chiudete la pagina.
 
Io sono uno di quei molti italiani che la domenica (un tempo), il sabato e il mercoledì (quando capita, oggi) sono allo stadio. Non sono un ultrà organizzato, anzi. In quel tempio del calcio che è lo Stadio Meazza (volgarmente detto San Siro), ho un posticino sù, al terzo anello, dove si vede quasi meglio la Madonnina, piuttosto che il pallone. Sono abbonato dal lontato 88-89 e da allora ogni anno rinnovo il mio abbonamento.
Non importa se c'è sky: il calcio dal vivo è tutta un altra cosa.
Allo stadio ogni partita è bella, non c'è noia, perchè puoi commentare, chiacchierare, ascoltare i cori e guardarti intorno. Fa freddo ogni tanto, soprattutto in quelle sere in cui tira vento e la pioggerellina invernale sembra entrarti nelle ossa. Ma basta un gol, una bella azione, uno dei tanti giochi di prestigio che il calcio regala, ma che raramente passano con gli high-lights per scattare in piedi, applaudire, scaldarsi e sorridere. Quando si vince si torna a casa contenti, ma arrivati si può evitare di assillare la moglie (tipicamente insensibile a "22 cretini che inseguono un pallone") con commenti inutili. Quando si perde, il percorso dallo Stadio a casa è sufficiente per non avere il muso troppo lungo e quattro chiacchiere fatte con mio cugino rescono a strappare anche grosse risate.
Mi ricordo la mia prima partita... ancora c'erano i vecchi popolari, ci si sedeva sui gradoni di cemento e il cuscinetto logoro e scolorito dal tempo (ne ho uno del 69!!!! Era di mio padre) serviva a sopravvivere.
Non posso dire: "si stava meglio quando si stava peggio". Io oggi, da adulto, mi diverto come un tempo. Se l'arbitro sbaglia in fondo fa parte del gioco. Il gioco, come la vita, non è sempre giusto. Si vince e si perde, spesso pure si pareggia, ma allo stadio come nella vita, si fanno incontri sorprendenti. L'ultimo? Un simpatico tifoso del Lione, tutto contento fin quasi alla fine e poi triste, sì, ma lì in piedi ad applaudire quei "22 cretini" e a salutare sorridente in risposta a garbatissimi sfottò.
 
Da qualche anno non si parla che di bilanci, di quotazioni in borsa, di partite truccate e di arbiti comprati. Beh, forse di è perso il senso del gioco e tutto viene preso un pò troppo sul serio, in primis, dagli addetti ai lavori. Ora si indaghi, si condanni, ma... alla fine lasciamo che il calcio rimanga quello che ontologicamente è: un giuoco!
 
 
 
 

mercoledì, maggio 10, 2006

Bandiere Blu: vacci tu!

Si avvicina l'estate e cominciano ad apparire le mitiche classifiche delle spiagge migliori. In questi giorni è uscita la scelta delle bandiere blu. La classifica, o meglio, la scelta vede l'Italia seconda dietro la Spagna e tutti a parlarne e a incoronare la Toscana la regione con le acque migliori. Se uno, però, si prende la briga di guardare le spiagge scelte trova un pò di cosa strane. La Sardegno cede primossa una sola spiaggia!! Chi, come me, ama la Sargegna non può che inorridire, vedendo invece promossi posti come Cesenatico, Rimini e Cattolica, che sicuramente offriranno tanti servizi, ma di certo non presentano un bel mare, per lo meno per chi ama riuscire a vederne il fondo e le sfumature di azzurro.
 
L'arcano si scopre andando a leggere i criteri di assegnazione:
 
Pricipali criteri per le spiagge:
  1. assoluta validità delle acque di balneazione
  2. nessuno scarico di acque industriali e fognarie nei pressi delle spiagge
  3. elaborazione da parte dei Comuni di un piano per eventuale emergenza ambientale
  4. elaborazione da parte del Comune di un piano ambientale per lo sviluppo costiero
  5. acque senza vistose tracce superficiali di inquinamento (chiazze oleose, sporcizia,ecc.)
  6. spiagge allestite con contenitori per rifiuti in numero adeguato
  7. spiaggia tenuta costantemente pulita
  8. dati delle analisi delle acque di balneazione a disposizione
  9. facile reperibilitá delle informazioni sulla Campagna Bandiere Blu d'Europa
  10. iniziative ambientali che coinvolgano turisti e residenti
  11. servizi igienici in numero adeguato nei pressi della spiaggia
  12. collocamento di salvagenti ed imbarcazioni di salvataggio
  13. assoluto divieto di accesso alle auto sulla spiaggia
  14. assoluto divieto di campeggio non autorizzato
  15. divieto di portare cani sulle spiagge non appositamente attrezzate
  16. facile accesso alla spiaggia
  17. rispetto del divieto di attivitá che costituiscono pericolo per i bagnanti
  18. equilibrio tra attivitá balneari e rispetto della natura
  19. servizi di spiaggia efficienti
  20. accessi facilitati per disabili
  21. fontanelle di acqua potabile
  22. telefoni pubblici dislocati vicino alla spiaggia
Di tali punti solo 1, 2, 5, 8 e al limite 13 e 18 sono a mio parere significativi del luogo e della pulizia del mare. Tutto il resto dipende da fattori esterni garantiti solo ed esclusivamente dalla presenza di stabilimenti balneari o da una massiccia "civilizzazione". 
Per cui le spiaggette libere, lontane dai paesi, raggiungibili a fatica, sporcate dal mare (anche i depositi di alghe e conchiglie dan fastidio?) non entreranno mai in questa graduatoria.
 
Meglio! Così potrò continuare ad andarci, senza trovare troppa gente, troppo rumore, senza servizi nè ombrellone a godermi il rumore del male e la dolce carezza dei suoi flutti. Potrò continuare ad andarci senza preoccuparmi dell'educazione ambientale, ma godendomi l'ambiente, che senza dubbio è molto meglio, anche a livello educativo!!
 
Spero che l'anno prossimo l'Italia ne abbia meno. Vorrebbe dire che si è più interessati al mare e meno a ciò che ci gira intorno! 

martedì, maggio 09, 2006

Disuniti e compatti

L'elezione del nuovo Presidente della Repubblica procede a gonfie vele. Sono già passate due votazioni e le idee si sono così chiarite che mentre alla prima la sola unione ha votato scheda bianca, nella seconda si è aggiunta anche la CdL.
Ora se il csx ha bisogno di assegnare il Colle a un DS e segue questo scopo (chissà magari domani cambiano nome!), nel cdx si va disuniti e compatti: Casini si smarca, poi si ricopre, poi si rismarca, alla fine si adegua, ma ci tiene a precisare che è un errore, che lo fa solo pre la coalizione e che Napolitano è " nome che segna una discontinuita' rispetto alle ipotesi precedenti che raffiguravano una pretesa inaccettabile perche' troppo di parte".  Non so dove lui veda la discontinuità, tranne la sterzata verso un giovane come Napolitano che è senza dubbio fortemente innovativa (all'insegna del gallina vecchia fa buon brodo). E' chiaro che al cdx oltre ai numeri manca una strategia.... aspettiamo domani per veder come finirà. Chissà, magari ha ragione Prodi... l'UDC passa di là e il suo governo dura 5 anni!!!! Ahhh che incubo!

giovedì, maggio 04, 2006

Ciampi ha detto no

Il presidente Ciampi ha comunicato di non essere disponibile ad accettare un secondo mandato. VI dirò, ho tirato un sospiro di sollievo. Ritengo, infatti, che sarebbe stata innoportuna una sua riconferma, per diverse ragioni.
Per prima cosa chiedere un impegno di sette anni ad un uomo della sua età, mi sembra più un atto di sadismo che di riconoscimento del valore politico; auguro a Ciampi una vita ancora lunga, ma il peso degli anni, prima o poi, si fa sentire per tutti e mi sembra giusto che si goda gli anni che gli restano da vivere in serenità, senza ruoli da interpretare e troppi doveri da rispettare.
In secondo luogo, benchè abbia il più delle volte ben interpretato il suo ruolo istituzionale, devo confessarvi che non sono mai riuscito a sentire un suo discorso per intero. Troppa la retorica sul valore sacro della Costituzione e delle istituzioni, non sbagliata, ma sicuramente eccessiva.
In ultimo, credo che la sua candidatura, avanzata prima della CdL e poi, timidamente, rinnovata dall'Unione fosse più che altro un modo per rinviare una scelta. E' sicuramente pietoso il balletto di lotizzazione delle cariche istituzionali messo in piedi da Prodi, perchè non si dovrebbe (ma ammettiamolo è consuetudine) distribuire poltrone, quelle poltrone, al fine di rinsaldare una coalizione ontologicamente affetta da terribili spinte centrifughe, ma il "ricandidare" Ciampi per fare un dispetto a Prodi, mi è sembrata una scelta quanto meno debole, furba, ma terribilmente povera di idee. In sostanza una scelta triste.
Ora si tornano a fare i nome D'Alema, Amato per l'Unione, Letta rilanciato dalla CdL.
Sarebbe opportuno un accordo, ma le differenti debolezze dei due schieramenti lo renderanno possibile? Temo che si andrà al solito, inutile braccio di ferro. Perchè nel nostro paese non interessa tanto quello che unisce, ma quello che divide! In fondo si è in campagna elettorale permanente.
 
Condivido pienamente quanto scritto dal mitico Robinik, in questo splendido post.